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Carta do superior geral, pe. Michelangelo Moioli

 

Carissimi Confratelli,

in una data tanto bella e densa di significato com’è questa del giorno del 149° anno di fondazione della Congregazione e di inizio dell’Anno giubilare mi pongo in comunicazione con voi per porgervi l’augurio che il Padre vi arricchisca di quei doni che ci ha voluto dare attraverso il fascino e la figura di Santa Paola Elisabetta Cerioli, perché ancora oggi si rinnovi in noi l’entusiasmo, il cuore conosca la gioia di una donazione sempre più piena e si rafforzi la passione per la missione educativa.

Quel 4 novembre del 1863, quando la Fondatrice avviava la prima Comunità a VillaCampagna (CR), nelle nebbie della pianura cremonese, cosa avrà provato nel suo cuore accompagnando fratel Giovanni Capponi con alcuni bambini orfani? Possiamo intuire i suoi sentimenti, aiutati dalla lettura della sua vita e dei suoi scritti. Quel 4 novembre, scelto per la memoria del suo figlio Carlo, Santa Paola Elisabetta doveva sentirsi piena di gioia, di gratitudine e di trepidazione. Sei anni dopo aver avviato l’Istituto femminile, dava inizio ad una “nuova famiglia” di fratelli e figli orfani, seguendo l’ispirazione divina che da tempo la guidava. Gli inizi furono difficili, sotto la prova del fuoco: si vide allora di quale forza e coraggio erano pieni sia la Fondatrice sia Giovanni Capponi. E si vide ancora di quanto pratico affetto circondarono l’opera il vescovo di Bergamo mons. Speranza e mons. Valsecchi, che prese a cuore la direzione generale dell’Istituto, avendo al fianco il fedelissimo Giovanni Capponi.

Da quel giorno ai nostri giorni è passato un secolo e mezzo; il mondo ha vissuto grandi trasformazioni; la Chiesa ha continuato ad annunciare il Vangelo, rinnovandosi profondamente per farsi sempre di più voce di chi non ha voce e missionaria in tutte le parti del mondo. Accompagnando la storia del mondo e della Chiesa la piccola barca della Congregazione ha navigato in acque ora tranquille e ora agitate, fino ad accogliere ognuno di noi che l’abbiamo scelta come nostra “nuova famiglia”, ricevendo da essa la nostra identità e donando ad essa la nostra passione di vivere.

Il 1863 costituisce l’anno di nascita della nostra Congregazione. Desidero per questo proporre a tutti i Confratelli di vivere il 2013 come un anno di grazia, per due avvenimenti convergenti: il 150 anniversario di fondazione e la celebrazione del XIX Capitolo generale, ricordando da dove veniamo, chi siamo e dove siamo diretti. La Fondatrice stessa ci ricorda: “Ricordatevi dei vostri primi principi di fondazione. Chi creò questo Istituto?” E, Giovanni Paolo II nel Giubileo del 2000 rammentava: “Ogni famiglia religiosa vivrà bene il Giubileo ritornando con purezza di cuore allo spirito del Fondatore!”

Per noi quindi l’Anno giubilare è stimolo per rivivere con luminosità e a comunicare con entusiasmo le esperienze di vita, le modalità di azione, i tratti di spirito che hanno condotto la Fondatrice alla santità. La fedeltà rinnovata e creativa a Santa Cerioli, alla sua spiritualità e alla sua missione si esprime, per noi religiosi, nella capacità di partecipare in modo convinto e costruttivo, con spirito di famiglia, al cammino comune di preparazione al prossimo Capitolo, precisamente nella dimensione spirituale, nella lettura della nostra vita e missione, nella proposta di nuovi cammini. È il modo più vero, ne sono convinto, di vivere lo spirito del Giubileo.

Questo avvenimento lo vivremo insieme come un cammino spirituale e pastorale, che avrà momenti salienti il 23 gennaio, giorno della festa liturgica della Fondatrice, il 19 marzo festa di San Giuseppe, il 13 maggio apertura del pre-Capitolo, il 15 di settembre festa di Maria Addolorata, il 4 novembre festa dei 150 anni di fondazione, il pellegrinaggio nella terra di Gesù nel tempo di Natale (dicembre-gennaio) e la conclusione il 23 gennaio 2014.

Le forme concrete della nostra partecipazione all’anno giubilare concernono:

a. la preghiera: individuale ma anche parrocchiale con iniziative che richiamino il senso e il valore di quest’anno di grazia;

b. l'approfondimento della conoscenza della figura, del pensiero e dell'opera della Cerioli con lo studio e la ricerca mediante convegni ed elaborati scientifici e/o di divulgazione;

c. un vivo interesse storico sugli inizi della nostra famiglia carismatica e la riscoperta delle figure la cui santità e dedizione hanno conservato e fatto crescere la nostra Istituzione.

d. la riscoperta della santità come destino buono e desiderabile della nostra vita e di quella del nostro popolo con catechesi ed esperienze di ritiri spirituali specificamente strutturati;

e. la valorizzazione del progetto educativo e pastorale cerioliano per dare cammino alla nostra missione, per qualificare la significatività della nostra presenza apostolica e per rinnovare l’impegno di tutti all’animazione vocazionale.

Vogliamo anche sensibilizzarci, ciascuno per ciò che rappresenta nel proprio ufficio e servizio di Famiglia, affinché in tutte le comunità, guidate dalla saggezza e dalla premura dei Superiori locali, si animi una sana tensione spirituale volta alla purificazione di tutti quegli ostacoli che rallentano od impediscono la vita fraterna, la comunione collaborativa, la lotta al peccato individuale e l'amore alla Chiesa.

Carissimi confratelli, con questi intendimenti, vi auguro di bene iniziare questo anno giubilare. Alla Fondatrice, con senso di umile gratitudine, affido la Congregazione.

In Cristo,

p. Michelangelo Moioli

   Superiore generale